Territorio - Percorso Liberty
Posta all'angolo con via Roma, la palazzina fu edificata su progetto dell'architetto Orsino Bongi nel 1914.
Il committente, conte Ladisiao Tyszidewicz, intendeva farne la sede della galleria d'arte antica "Warowland" di Milano.
Nel 1919 la proprietà passò alla marchesa Alberta Dalla Rosa Zambelli, che vi aveva stabilito la sua abitazione.
In seguito espropriato dal Demanio, l'edificio divenne sede degli uffici dell'amministrazione termale, ed attualmente ospita il punto vendita dei prodotti termali curativi e cosmetici, nonché l'Ufficio Turismo.
Realizzata in stile "neomedioevale" lombardo, evidente nelle decorazioni dei muri esterni, con stemmi e facce dipinte in policromia, la palazzina
si articola intorno ad un cortile interno, che crea una specie di chiostro con giardino.
In generale lo schema planimetrico produce un interessante effetto prospettico in grado di dilatare gli spazi.
All'esterno l'intonaco graffito simula un rivestimento ora a bugnato, ora a "scaglie di pesce", ora a motivi romboidali ed infine a palmette.
Tra i materiali da costruzione privilegiato è il legno, usato per i pavimenti, la sottogronda, e per le scale che portano alla loggia della torretta.
Galleria Warowland:
Posta all'angolo con via Roma, la palazzina fu edificata su progetto dell'architetto Orsino Bongi nel 1914.Il committente, conte Ladisiao Tyszidewicz, intendeva farne la sede della galleria d'arte antica "Warowland" di Milano.
Nel 1919 la proprietà passò alla marchesa Alberta Dalla Rosa Zambelli, che vi aveva stabilito la sua abitazione.
In seguito espropriato dal Demanio, l'edificio divenne sede degli uffici dell'amministrazione termale, ed attualmente ospita il punto vendita dei prodotti termali curativi e cosmetici, nonché l'Ufficio Turismo.
Realizzata in stile "neomedioevale" lombardo, evidente nelle decorazioni dei muri esterni, con stemmi e facce dipinte in policromia, la palazzina
si articola intorno ad un cortile interno, che crea una specie di chiostro con giardino.In generale lo schema planimetrico produce un interessante effetto prospettico in grado di dilatare gli spazi.
All'esterno l'intonaco graffito simula un rivestimento ora a bugnato, ora a "scaglie di pesce", ora a motivi romboidali ed infine a palmette.
Tra i materiali da costruzione privilegiato è il legno, usato per i pavimenti, la sottogronda, e per le scale che portano alla loggia della torretta.